Governo e Regione hanno promesso, ma non hanno ancora messo sul piatto nessuna forma di sostegno. E loro, i commercianti dei settori della moda e del gioiello, si sentono feriti, ignorati, invisibili. Ma stasera, questi "invisibili", scendono in piazza per far capire a tutti cosa stanno vivendo.
Sono migliaia di imprese del Commercio -che, pur non avendo subito limitazioni di orario, da maggio ad oggi, hanno sofferto un tracollo delle vendite superiore al 50% e si ritrovano con i magazzini pieni di merce, ormai svalutata, da dover pagare.
Per dare loro voce, Confcommercio Campania ha organizzato una manifestazione dalle 18,30, in contemporanea a Napoli, in Piazza dei Martiri, a Salerno, in Piazza Portanova, a Castellammare di Stabia, in Piazza Giovanni XXIII e a Sorrento, in Piazza Tasso. Tutti i commercianti saranno vestiti di bianco, da "fantasmi", per rappresentare in forma pacifica e silenziosa la loro invisibilità e far aprire gli occhi a chi dovrebbe aiutarli. A rischio ci sono oltre 300.000 imprese del settore solo in Campania. In bilico i loro collaboratori si si va verso il fallimento e la disoccupazione. Servirebbero aiuti quali:
- contributi a fondo perduto commisurati al calo del fatturato
- azzeramento dell'IRAP e sospensione dei versamenti fiscali e contributivi
- credito d'imposta sugli affitti
- azzeramento dell'IVA sulle utenze
Marco Salvatore, Consigliere Confcommercio Salerno Federmoda, denuncia cali di fatturato con punte dell'80% e l'assenza dai Dpcm di misure per il settore moda, già penalizzato dalla paura che svuota i negozi. «Nei fatti, con la città deserta e la paura di uscire di casa- dicono i commercianti- siamo in lockdown da inizio ottobre».
Le imprese del commercio hanno magazzini saturi di merce, affitti da pagare e dipendenti a carico. Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Campania, nella sede di Salerno, spiega le ragioni del sit-in e dice: «senza aiuti non si va avanti».