Didattica in presenza dal 23 novembre ma solo fino alla prima media: è una delle ipotesi su cui lavora l'unità di crisi regionale.
Al momento in cui scriviamo non c'è niente di certo, a parte le stilettate del presidente De Luca al Governo sulla decisione di tenere aperte le scuole, un mese fa, salvo poi chiuderle due settimane dopo. Il governatore ha sempre difeso la scelta di attivare la didattica a distanza negli istituti di ogni ordine e grado sulla base degli indicatori sul contagio esponenziale, ma adesso – con la zona rossa- paradossalmente il proseguire su questa strada può non essere scontato. Con la riduzione drastica di mobilità ed altre attività, in linea teorica un adeguamento al dpcm nazionale che consente la didattica in presenza fino alla prima media è possibile, di pari passo con l'auspicabile flessione della curva dei contagi.
Il retroscena
Potrebbe esserci questo ragionamento, con ogni probabilità ancora in corso, dietro il ritardo sulla proroga dell'ordinanza di chiusura delle scuole che scade proprio oggi. Se si guarda ai messaggi lanciati nelle ultime settimane, c'è da attendere un'altra ordinanza che proroghi la didattica a distanza in tutte le scuole almeno per un'altra settimana: insomma, lunedì 16 novembre è da escludere che si torni in classe. Ma attenzione, perché lo stesso ragionamento potrebbe non valere per la settimana successiva: ci sarebbe un'ipotesi, infatti, di consentire il rientro per il settore infanzia laddove possibile, per gli alunni delle elementari e gli studenti delle sole prime medie da lunedì 23 novembre. Ad una condizione, però: che si riscontri un primo decremento dei casi positivi come effetto della zona rossa e che il personale docente, amministrativo e la stessa popolazione studentesca si sottopongano a test antigenici di massa per rintracciare ed isolare prima eventuali contagi.
L'obiettivo
In questo modo, la Regione salverebbe la coerenza del discorso sul monitoraggio dei positivi e sull'individuazione precoce dei possibili cluster familiari o focolai, allineandosi però alle disposizioni governative che consentono la didattica in presenza fino alla prima media in zona rossa, mantenendo le lezioni on line per tutti gli altri. Nel pomeriggio, al termine della riunione dell'Unità di Crisi, la firma sull'ordinanza regionale.