L'Unità di crisi rende noti i dati trasmessi dalla Protezione civile

Chiuso il bando nazionale per 450 medici in Campania: è flop, rispondono in 165

Sono 165 le domande giunte al Dipartimento della Protezione Civile
Girolamo Budetti

Sono 165 le domande giunte al Dipartimento della Protezione Civile in relazione al bando, chiuso ieri, per il reclutamento di 450 medici da inviare in Campania per l'emergenza Covid, dopo le reiterate richieste della Regione. L'Unità di crisi rende noti i dati trasmessi dalla Protezione civile.

Il bando

Non è bastata la campagna martellante sulle reti televisive nazionali in tutte le fasce di maggior ascolto: il bando nazionale per mandare in Campania 450 medici da dedicare all'emergenza Covid è stato un fallimento. Hanno risposto in appena 165 e forse non tutti hanno i requisiti richiesti e altri rinunceranno: finora, al Dipartimento di Protezione Civile sono state inviate domande da 27 anestesisti, 20 infettivologi, 38 pneumologi, 80 medici di chirurgia, per un totale di 165 medici.

La nota dell'unità di di crisi regionale

«Sono ora in corso le istruttorie e le verifiche sulla base delle disponibilità comunicate, anche perché in relazione al precedente bando è stato registrato un numero notevole di defezioni- ricorda l'unità di crisi della Regione Campania. Ci si augura stavolta che non vi siano rinunce, e che si possa così proseguire, come già si sta facendo, nel rispondere a una criticità segnalata da mesi, in particolare per quanto riguarda gli anestesisti».

Il post di De Luca su Fb

Sulla sua pagina Fb, il presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca, ricorda che «in considerazione del fatto che nelle settimane scorse, dopo le richieste avanzate già a inizio ottobre, non erano arrivati che pochi medici rispetto alle necessità segnalate, la Regione ha chiesto che venisse pubblicato un bando riservato esclusivamente alla Campania». I risultati non sono eccellenti, benché la paga sia di 45 euro lordi l'ora per 42 ore di lavoro settimanali e contratto rinnovabile fino al 31 gennaio.

I dati delle terapie intensive

Si registra, intanto, una tenuta nei ricoveri di terapia intensiva negli ultimi giorni, in linea con la tendenza ad un lieve abbassamento, in percentuale al numero dei tamponi eseguiti, del numero dei positivi. Un elemento che viene seguito con attenzione ma senza distrazioni rispetto all'emergenza- precisa l'unità di crisi regionale. Ma il dato è confortante, perché i Pazienti Covid occupano il 37% dei posti in terapia intensiva, ovvero il 7% oltre la soglia critica del 30: la media nazionale è del 42%. I posti nei reparti di medicina occupati da pazienti Covid sono il 47%, sotto alla media nazionale che è del 51.

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