"Il provvedimento regionale contempera con equilibrio e ragionevolezza il carattere prioritario del diritto alla salute dei cittadini con le esigenze rappresentate dai genitori per i figli minori". Così il Tar della Campania respinge i ricorsi proposti e considera legittima l'ordinanza numero 90 della Regione Campania che prevede un ritorno graduale a scuola. A partire dall'infanzia e dalla prima elementare dal 24 novembre, poi eventualmente le altre classi delle elementari e la prima media dal 30 novembre.
Il Tar dice che l'ordinanza regionale "intende corrispondere proprio alle esigenze manifestate dai genitori, anche nell'interesse dei figli minori, di rapida ripresa delle attività "in presenza" ed individua, allo scopo, un percorso necessariamente caratterizzato da gradualità e prudenza, accompagnato da ulteriori misure cautelative".
Il riferimento è allo screening volontario, sul personale docente e non docente e sui bambini e relativi familiari, i cui risultati serviranno per decidere se aprire o meno le scuole il 24 novembre. Il problema è che il numero verde 800814818 per lo screening non risponde. Una voce automatica chiede di lasciare un recapito telefonico per essere ricontattati ma ci sono famiglie che si sono prenotate il primo giorno utile ed attendono ancora di essere chiamate.
In diversi comuni del salernitano l'infanzia e la prima elementare non riapriranno il 24 novembre per le ordinanze che prorogano la chiusura delle scuole, in alcuni casi anche fino a Natale. Il Covid fa paura anche se i numeri degli ultimi giorni fanno registrare un lieve calo in Campania nella percentuale tra positivi e tamponi processati. In ogni caso, dal 24 novembre la Regione Campania ha programmato un graduale ritorno della didattica in presenza, decisione avvalorata dall'ultima pronuncia del Tar.