Possibile il passaggio in zona arancione della Campania, i contagi ci sono ma la curva appare costante. Non è possibile, comunque, rilassarsi.
Che la Campania possa finalmente uscire dalla zona rossa è molto probabile, ma ovviamente ciò non vuol dire che saremmo di fronte ad una sorta di “liberi tutti” o che già da ora ci si possa rilassare. Mascherine, distanziamento fisico e lavaggio delle mani sono regole che ci accompagneranno a lungo, ormai parte integrante del nostro quotidiano. Non possiamo dimenticarlo.
Dati incoraggianti
È un fatto, però, che i risultati di questi sacrifici iniziano a notarsi: l'indice di trasmissibilità del Covid si riduce sotto o comunque a ridosso della soglia critiche dell'Rt 1. Ricordiamo che questo elemento è importante perché il contagio di moltiplica in modo esponenziale e non lineare: significa che con un indice superiore a 1, a distanza di giorni è possibile che i casi di Covid raddoppino e poi diventino quattro volte tanto. Ecco perché quell'indice Rt deve rimanere al di sotto dell'1.
In Campania è già accaduto domenica scorsa e quel dato entrerà a far parte della valutazione scientifica dell'unità di crisi regionale ma soprattutto della cabina di regia nazionale. Arancione o gialla che dir si voglia, la Regione cambierà colore, ma non le buone abitudini: si potrà fare qualcosa in più, ma serve responsabilità.
I numeri di ieri
Ieri erano oltre tremila i nuovi positivi in Campania, con la curva aumentata leggermente rispetto ai giorni precedenti. I casi riscontrati erano 3.008 a fronte dei precedenti 2.815 con un rapporto tra positivi e tamponi del 12,6 per cento, nella media dell'ultima settimana.
Gli asintomatici sono sempre più di coloro che manifestano i sintomi (questi ultimi, ieri, erano 327). Il totale dei positivi è di 146mila persone. Regge il sistema dei ricoveri ordinari e delle terapie intensive, mentre resta la pressione sui pronto soccorso.