I silani se la prendono con la quaterna arbitrale

Caso Cosenza: il ricorso dei calabresi è come un autogol

La Salernitana resta tranquilla, la vittoria è blindata
Antonio Esposito

Tiene banco il caso Cosenza un caso ridicolo per quanto avvenuto e per le pretese assurde del club Calabrese. In pratica si sbaglia la gestione dei cambi si dà la colpa all'arbitro, si perde la partita meritatamente e si chiede di rigiocarla. Una figuraccia sportiva che rischia di gettare ulteriore fango sul mondo del calcio la cui credibilità è ai minimi termini. Il Cosenza avrebbe fatto bene a tacere ed invece alza la voce abbaiando alla luna.

Il Cosenza, assistito dall'avvocato Cesare Di Cintio, ieri ha depositato il ricorso dando seguito al preannuncio di reclamo. II calabresi invocano l'errore tecnico dell'arbitro Dionisi accendendo i riflettori sul quarto slot di sostituzione che non doveva essere concesso. I cambi in quattro mosse sono stati già puniti dal giudice sportivo, avvocato Emilio Battaglia, con cinquemila euro di multa.

Il risultato resta congelato. A giudizio dei silani, però, è proprio la sanzione che punisce i quattro slot a certificare l'errore tecnico. La Salernitana ritiene, invece, che il cerchio sarà chiuso entro fine settimana, a proprio favore. L'arbitro – secondo la ricostruzione del club granata – parla col quarto uomo e gli dice che hanno fatto due sostituzioni e la terza non era autorizzata. Quindi l'arbitro ha fatto benissimo ad ammonire Ba.

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