La difesa è il miglior attacco. E' la sintesi della forza e della solidità di questa Salernitana dopo le prime dieci giornate. La compattezza della capolista è nel rendimento del pacchetto arretrato dove pur cambiando modulo e interpreti non ci sono stati sbandamenti o sbavature. Dai centrali Aya e Gyomber davanti a Belec ai tre mastini Mantovani, Bogdan e Gyomber la Salernitaana va grazie ai suoi difensori ritrovando un Mantovani straordinario dopo il lungo calvario. Ad oggi, con sette gol incassati la Salernitana ha la migliore difesa d'Italia nei due principali campionati professionistici. La porta granata è rimasta inviolata nelle ultime due gara a Cosenza e contro il Cittadella che tra l'altro era andato sempre a segno e con ben undici elementi della rosa prima di schiantarsi contro il muro difensivo granata. Una solidità figlia non solo della bravura dei difensori ma dell'atteggiamento di tutta la squadra. Poco spettacolare, poco possesso palla ma tutti sanno cosa fare e dove stare in campo. Niente fraseggi, giro palla ridotto al minimo immediate verticalizzazioni in cerca della profondità e di una giocata decisiva. Il 3-5-2, inoltre, rispetto al 4-4-2 ha limitato le azioni pericolose nell'area di rigore granata. Un modulo che tiene 8/ undicesimi dietro la linea della palla per chiudere ogni spazio e poi ripartire al momento giusto. Il cambio di modulo ha dato più equilibrio e copertura e poco importa se per gli esteti del calcio la Salernitana risulta poco spettacolare. Quel che conta, alla fine è rischiare il meno possibile e buttarla dentro alla prima occasione utile. Messaggio firmato Castori e sottoscritto da tutta la squadra e che ora sta dando i risultati sperati
