Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica Antonio Centore e dal Sostituto Procuratore Viviana Vessa sono durate tre mesi ed hanno portato il gip del Tribunale di Nocera Inferiore a firmare l'ordinanza di custodia cautelare che mette ai domiciliari due truffatori del napoletano, incastrati grazie alle testimonianze delle loro vittime. Hanno 51 e 26 anni e sono accusati di truffa aggravata in concorso e sostituzione di persona.
A mettere sulla buona strada gli inquirenti anche l'analisi di registrazioni video, l'individuazione fotografica degli indiziati, l'analisi del traffico telefonico delle utenze utilizzate per le truffe e la ricostruzione dei movimenti sul territorio dell'auto usata per mettere a segno almeno sette truffe (1 consumata e 6 tentate) nei confronti di persone anziane di età compresa tra i 77 e 91 anni, tutte residenti nei Comuni di San Valentino Torio, Cava de' Tirreni, Fisciano e San Cipriano Picentino.
Il raggiro si basava da un meccanismo semplice e collaudato: per prima arrivava alla vittima la chiamata di un telefonista che, spacciandosi per un familiare, per un operatore commerciale o per un postino, annunciava alla l'imminente recapito di un prodotto (generalmente personal computer) acquistato da un parente. E qui c'era la richiesta di un pagamento a saldo di un anticipo versato. Quindi, a casa si presentava il falso corriere (cioè uno dei due arrestati) che aveva il compito di consegnare un finto pacco che in realtà conteneva succhi di frutta: nel caso della truffa andata a segno, l'anziano ha pagato 1450 euro in contanti.