“Italia più forte, resiliente e equa”, si intitola così il piano Colao: 121 pagine, 6 macro-settori e 6 obiettivi per la fase 3 dell’emergenza Covid19 che la task force dell’ex ad di Vodafone ha consegnato ieri al premier Conte. Tra le misure suggerite, nel capitolo “imprese e lavoro motore dell’Economia” del Piano una delle prime proposte è quella di “rendere più agevole la compensazione orizzontale dei debiti con i crediti fiscali (anche quelli liquidi esigibili verso la PA) e di differire il saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020. Allo stato la compensazione delle imposte presenta vincoli e limiti. In ogni caso, non sono compensabili i crediti verso la PA nonostante l’art. 15 del Codice della Crisi, in presenza e nel limite di tali crediti, non ravvisi nel ritardo del pagamento dei tributi e dei contributi previdenziali alcun indicatore di crisi. Inoltre vi è il rischio di generare ulteriori importanti crediti d’imposta. Molte imprese temono di chiudere l’esercizio in perdita e il versamento di acconti sottrarrebbe loro risorse. A causa delle incertezze sui tempi e sull’intensità della normalizzazione dell’attività post è difficile stimare il risultato imponibile del 2020. Colao e gli altri esperti indicano come strumenti utili per l’immediato futuro l’allineamento della compensazione dei debiti fiscali e previdenziali a quanto previsto dal codice della crisi (sopprimendo a regime il tetto delle compensazioni); introdurre la compensazione con i crediti liquidi esigibili verso la PA (tenuto conto della fatturazione elettronica e del fatto che la PA è la sola legittimata a respingere le fatture ricevute); costruire una piattaforma informatica per consentire alle imprese di compensare debiti e crediti, anche se di origine di enti diversi della PA, consentendo il dialogo tra gli stessi; differire a novembre il pagamento della prima rata di acconto delle imposte sul reddito e differire (quanto meno per le imprese che la hanno richiesta) il pagamento del saldo delle imposte dovute nel 2020 al suo ricevimento. E ancora: prorogare ulteriormente gli adempimenti ed i versamenti fiscali per consentire l’entrata a regime delle nuove disposizioni. Infine ripristinare la regola del vecchio regime per avvalersi dei crediti fiscali in compensazione che non richiedeva di attendere l’intervenuta presentazione dei modelli REDDITI e IRAP che, di anno in anno, necessita del rilascio di applicativi ad hoc.
Tasse, il piano Colao propone di differire il saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020
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