Omicidio Maiorano, in appello 30anni per il barbiere di Cava

Redazione

Trent’anni anche in secondo grado per Salvatore Siani, il barbiere di Cava dè Tirreni, che nel gennaio 2018 uccise, con 46 coltellate, la moglie, Nunzia Maiorano, davanti al figlioletto di cinque anni. In Appello, ieri, i giudici hanno confermato la sentenza in primo grado: niente sconto di pena, respinta la richiesta della difesa di Siani. Dietro l’omicidio, avvenuto la mattina de 23 gennaio, in una villetta alla periferia di Cava de’ Tirreni, vi sarebbe la fine del loro matrimonio. Quel giorno, Siani accompagnò prima i due figli più grandi a scuola, poi rientrò a casa per prendere il più piccolo e portarlo all’asilo. Nunzia Maiorano, stava preparando il bambino. Nell’attesa i due cominciarono a discutere, poi di fronte al rifiuto della donna di ricucire il rapporto, Siani scatenò la sua furia: prima con pugni, calci e morsi, poi si avventò sulla moglie con in pugno un coltello. Oltre quaranta i fendenti che uccisero Maiorano, alcuni dei quali inferti era già morta. L’omicidio avvenne davanti al bambino e alla suocera, allarmata dalle urla della figlia. Il parrucchiere dopo aver ucciso la moglie rivolse la stessa arma contro di sé ma a quanto pare non tanto con l’intenzione di suicidarsi, quanto con il proposito di avvalorare la versione di una lite con la moglie a colpi di coltello.

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