E non deve illudere il fatto che oggi ci siano 953 casi, 257 casi in meno rispetto a ieri, scontano la flessione del numero dei tamponi che complice il weekend vengono processati (oltre 25mila in meno), confermano il trend che ha visto il numero dei nuovi casi che vengono rievati giornalmente passare da circa 300 di sette giorni fa agli oltre 900 di oggi (+77%).
Ancora in linea il numero dei ricoveri e dei pazienti critici, mentre non nascondiamo che fa un po' impressione quella Campania che per la prima volta da marzo in qua si piazza immediatamente tra le regioni maggiormente prese di mira dal virus: nel dettaglio, 146 nuovi contagi nel Lazio, 116 in Veneto, Campania ed Emilia Romagna, 110 in Lombardia.
Ma è un dato da leggere tra le righe, come diremo a parte, i numeri campani scaturiscono da una frenetica attività di ricerca e isolamento di positivi in maggior parte asintomatici.
Un lavoro quotidiano e martellante, per contenere al massimo l'emergenza. Intanto, aumentano seppur di poco le terapie intensive mentre Ministro della Salute Roberto Speranza conferma che non ci sarà alcun secondo lockdown – visto e considerato che il sistema sanitario nazionale continua a tenere.
Certo, resta in ballo uno degli argomenti più scottanti, nemmeno facile da maneggiare: quello della ripresa delle attività didattiche. Per il nuovo anno scolastico c'è già una data. Ma seguita da un punto interrogativo.
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