A queste regole devono attenersi sia gli elettori sia scrutatori, segretari e presidenti di seggio.
Oltre al documento di identità e alla tessera elettorale ci si dovrà recare al seggio indossando la mascherina protettiva da togliere soltanto al momento del riconoscimento con la foto del documento. I guanti invece non sono obbligatori.
In caso di coda all'ingresso del seggio sarà necessario mantenere la distanza di sicurezza di un metro che diventeranno 2 dagli scrutatori al momento dell'identificazione.
All'ingresso e prima di impugnare la matita copiativa ci si dovrà igienizzare le mani utilizzando i dispenser messi a disposizione nel seggio.
Non è prevista la misurazione della temperatura fuori dal seggio elettorale, tuttavia chi ha febbre uguale o superiore a 37.5°, sintomi influenzali, è sottoposto a quarantena o isolamento fiduciario o ha avuto contatti con persone positive deve stare a casa.
Chi a causa della quarantena non può andare alle urne o è allettato in un ospedale Covid – perché positivo, magari asintomatico – può votare facendo richiesta del voto al domicilio o presso la struttura sanitaria.
Il decreto legge 103 del 15 agosto 2020, infatti, in considerazione della situazione epidemiologica, al fine di prevenire i rischi di contagio, nonché assicurare il pieno esercizio dei diritti civili e politici, ha previsto la possibilità del voto domiciliare per gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare o in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per coronavirus.
Mentre nei reparti Covid19 degli ospedali sono state previste apposite Sezioni elettorali ospedaliere.
La domanda per essere iscritto negli elenchi degli ammessi al voto domiciliare deve essere presentata al proprio Comune dal 10 al 15 settembre.