La paura del contagio ha tenuto i più lontani da mete turistiche o semplici progetti di vacanze, almeno fino a giugno. Poi, quella sorta di "liberi tutti" che ha riportato la gente sulle spiagge e, purtroppo, anche i numeri del contagio a livelli più alti.
Il dato che viene fuori, è questo: la tremolante estate ‘20 in compagnia del Covid 19 si sta allungando, se è vero com'è vero che tantissimi villaggi turistici, agriturismi e altre strutture ricettive hanno esposto il cartello "sold out" fino alla fine di settembre, addirittura sconfinando nella prima settimana di ottobre. Provare a prenotare, magari per un week-end, è quasi sempre un tentativo a vuoto, un buco nell'acqua: tutto pieno, dappertutto, altro che bassa stagione. Sfruttato da tanti il bonus vacanze, altri hanno rimodulato i conti familiari rimettendo mano alle somme accantonate per le ferie: si parte, in ritardo, ma si parte.
Una boccata d'ossigeno per chi vive di turismo, una boccata d'ossigeno anche per tante famiglie che hanno avuto e stanno avendo l'opportunità di smaltire la "sindrome da lockdown", qualche boccata in più di gas di scarico per tutti, perché i controesodi da bollino rosso ormai non si contano più, nulla a che vedere con il triplice fischio alle vacanze al 31 agosto, come è sempre stato in passato. Il covid continua, l'estate pure.