Per il club di Lotito e Mezzaroma notizie prive di fondamento

La Salernitana non è in vendita: la società smentisce incontro con Della Valle

Per acquistare c'è bisogno di chi vuol vendere
Antonio Esposito

In queste ore si parla con insistenza di un interesse dei Della Valle per la Salernitana. La notizia, data da un sito web di Salerno in prima battuta, è stata poi rilanciata, a caratteri cubitali, dalle testate on line di Firenze dove i Della Valle, per i trascorsi in viola, continuano ad avere i riflettori dei mass media puntati addosso. Al di là dei favorevoli e contrari ad una notizia del genere che per ora, lo ripetiamo, non è neppure una notizia ma una semplice indiscrezione che non trova elementi di concretezza. Anzi la Salernitana, sul proprio sito ufficiale, ha smentito qualsiasi incontro con i Della Valle parlando di notizie prive di fondamento. La questione merita però una riflessione.

La domanda è sempre una: Lotito vuole vendere? E' disposto a cedere la Salernitana davanti ad una offerta importante qualora dovesse arrivare? Ed a quali condizioni passerebbe la mano e soprattutto a che prezzo? L'auspicio è che qualora ci fosse un interesse concreto di acquisto lo si dica apertamente in modo da evitare strumentalizzazioni e fraintendimenti. Sono in tanti che vedono in un eventuale cambio di asset societario la svolta per via del nodo multiproprietà. Ma un conto è il volere della piazza un altro quello della proprietà e della sua intenzione di cedere oppure no. Quel che è certo è che ad oggi, la Salernitana in quanto società e squadra si è isolata da tutto e tutti. Si è arroccata sulle proprie posizioni. Oggi, la principale squadra di calcio della città sembra un avamposto militare in territorio nemico. La passione è ai minimi termini e da nord e sud tanti tifosi stanno manifestando con striscioni e manifesti il proprio malcontento per la gestione del club. Invitiamo il signor Fabiani, che conosce molto bene la piazza e gli umori dei tifosi granata a far presente alla proprietà attuale che Salerno è stanca di subire mortificazioni sportive un anno si e l'altro pure. Fabiani lo dica a Lotito e Mezzaroma che in A, in questi anni, Salerno sportiva ha visto sfrecciare club che per storia, bacino d'utenza e appeal non avevano nulla a che vedere con la piazza granata. Che in A sono andati club che non avevano mai fatto neppure la Serie B. E club che sugli spalti avevano così pochi tifosi che bisognava evitare le riprese degli spalti per non mostrare il deserto ed imbarazzare i calciatori in campo.

E la Salernitana? Da cinque anni ci raccontano di fattori imponderabili e di presunte pressioni ambientali. Di ciambelle che non riescono col buco, di sfortuna e tante altre assurdità del genere. A pochi giorni dal via ufficiale del nuovo campionato la Salernitana è ancora un cantiere aperto, incompleta e costruita senza una apparente logica con calciatori prima mandati via e poi richiamati per completare l'organico e perché alla casa madre Lazio non servivano. Ma che modo è di gestire la Salernitana? Al signor Fabiani sempre molto attento alle dinamiche della comunicazione e del mondo social ci permettiamo di invitarlo ad avere la stessa encomiabile attenzione anche per le operazioni di mercato in cui la Salernitana non sta certo brillando per scelte e strategie. Collezionando rifiuti, ritardi e dietro front uno dopo l'altro.

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