Come cambia l'assise

Consiglio regionale: ecco la nuova composizione. Ora la giunta

I nomi degli eletti salernitani
Girolamo Budetti

Molte facce nuove, ma anche conferme di peso nella pattuglia che affiancherà Vincenzo De Luca nei prossimi cinque anni di governo regionale. In Consiglio vanno a sedersi 32 consiglieri di maggioranza, mentre all'opposizione saranno in 18: 11 del centrodestra e 7 dei Cinquestelle.

Gli eletti nel Salernitano

Nel Salernitano, complice il meccanismo di calcolo della legge elettorale regionale, finisce 6-3: il Pd elegge Franco Picarone, Campania Libera Nino Savastano, De Luca Presidente Luca Cascone, il Psi Andrea Volpe, Italia Viva Tommaso Pellegrino, Fare Democratico Corrado Matera. Nel centrodestra eletti Nunzio Carpentieri per Fratelli d'Italia e Attilio Pierro per la Lega. I Cinquestelle rieleggono Michele Cammarano.

La nuova geografia politica

Spicca il calo dei rappresentanti del Partito Democratico, che scende da 15 a 8 consiglieri. Nella maggioranza 6 seggi vanno alla lista De Luca presidente, 2 a Campania Libera. Boom dei renziani di Italia Viva, che prendono quattro seggi, mentre due consiglieri vanno a Noi Campani di Mastella. Due seggi anche per Fare Democratico-Popolari che fa capo a Ciriaco De Mita. E due seggi per Centro Democratico e Liberal democratici. Per il resto: un seggio a testa per Europa Verde, Psi, Partito Animalista e +Campania in Europa.

Nel centrodestra, oltre al candidato presidente Stefano Caldoro, vengono eletti in consiglio regionale tre consiglieri di Fratelli d'Italia, tre anche per la Lega, mentre Forza Italia ne incassa due. Un seggio per l'Unione di Centro.

Il Movimento Cinque Stelle conferma una pattuglia di sette consiglieri.

Ed ora la giunta

Ora s'apre la partita a scacchi per la composizione della giunta regionale: il presidente De Luca sembra orientato a confermare il profilo tecnico della squadra che lo ha accompagnato per cinque anni, lasciando la caratterizzazione politica al gruppo consiliare. Qualche eccezione potrà esserci per la vicepresidenza e per assessorati come quelli ai trasporti, all'agricoltura o al turismo. Ma la giunta dovrebbe rimanere tecnica nei settori nevralgici come bilancio, urbanistica e lavoro.

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