Costi alle stelle per i produttori

Coldiretti, top ten rincari da +63,5% olio di semi a +8,4 pane

La paura della guerra ha spinto gli italiani ad accumulare scorte di cibo
Simona Cataldo

In cima alla classifica dei rincari c'è l'olio di semi, al secondo posto c'è la farina, al terzo il burro. Rincari a doppia cifra anche per la pasta (+14,1%) con la corsa agli acquisti nei supermercati per fare scorte, seguita da carne di pollo (+12,2%) e verdura fresca (+12%). La top ten dei rincari si chiude con il pane. E'quanto emerge dallo studio della Coldiretti che ha stilato una black list degli aumenti sullo scaffale sulla base delle rilevazioni Istat sull'inflazione ad aprile 2022.

«Dinamiche che – spiega la Coldiretti – sono anche il frutto del fatto che la guerra ha modificato la composizione del carrello della spesa segnato da comportamenti emotivi che hanno spinto molti a fare scorta nelle dispense di prodotti, per paura di non trovarli sullo scaffale. Sono infatti aumentati – precisa la Coldiretti – i volumi di acquisto di alcune categorie di prodotti come zucchero, pasta di semola, farina, riso e l'olio di semi ma anche di conserve di verdure, legumi, carne e pesce che garantiscono una più lunga scadenza.

Ma l'aumento dei costi colpisce duramente anche l'intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne. «Si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro in media ma con punte oltre 47mila euro per le stalle da latte e picchi fino a 99mila euro per gli allevamenti di polli» fa sapere la Coldiretti. Rincari che stanno mettendo in crisi i bilanci delle aziende agricole.

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