Covid19, in Campania la meta’ delle morti del Sud

Redazione

Cgil Campania: “Applicare con rigidita’ protocolli di sicurezza”

“L’analisi territoriale dell’Inail sugli infortuni e i decessi da Covid19 – dicono il segretario generale CGIL Campania, Nicola Ricci e il responsabile regionale INCA CGIL, Jamal Qaddorah – ci ha fatto scoprire con la percentuale dei decessi in ambito lavorativo, che la Campania registra la metà dei decessi di tutto il Sud Italia. Il tema della sicurezza, la salvaguardia della salute restano l’obiettivo prioritario, al netto di come sarà regolata la fase 2, con la rigida applicazione da parte di aziende ed imprese, dei protocolli di sicurezza diventati legge lo scorso 26 aprile”.

I DATI DELL’INAIL: DALL’INIZIO DELL’EMERGENZA OLTRE 37MILA DENUNCE

Sono 37.352 le denunce di infortunio per Covid19 segnalate all’Inail al 4 maggio 2020, che rappresentano il 30 per cento dei casi totali di infortunio registrati a febbraio, e che si riferiscono ai mesi di marzo (58 per cento) e aprile (41 per cento). Rispetto all’ultimo monitoraggio effettuato al 21 aprile, si registra un aumento di 8971 casi.

IL COMPLESSO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO

Il 71,5 per cento dei contagiati sono donne mentre il 28,5 sono uomini: l’età media per entrambi i sessi è di 47 anni. Tra la fasce d’età più colpite il 43,1 per cento delle denunce riguarda lavoratori e lavoratrici tra i 50 ed i 64 anni d’età. L’analisi territoriale evidenzia una distribuzione delle denunce al Sud del 6 per cento (con la Campania che registra l’1,6 per cento delle denunce). Delle 37.352 denunce, quasi tutte riguardano la gestione assicurativa dell’industria e dei servizi (circa il 99 per cento). Rispetto alle attività produttive (codici ATECO) coinvolte nella pandemia, il settore della sanità e dell’assistenza sociale (ospedali, case di cura e di riposo) registra il 73,2 per cento delle denunce. L’analisi per professione evidenzia la categoria dei tecnici della salute (43,7 per cento) tra le più coinvolte (tre casi su quattro sono donne), seguita dagli operatori socio-sanitari con il 20,8 per cento (di cui l’81,1 per cento sono donne), dai medici con il 12,3 per cento, dagli operatori socio-assistenziali con il 7,1 per cento e dal personale non qualificato nei servizi sanitari e di istruzione con il 4,6 per cento dei casi segnalati. Al 4 maggio 2020 sono 129 le denunce di infortunio con esito mortale da Covid19 pervenute all’Inail. Di questi, il 43 per cento deceduti a marzo e il 57 per cento ad aprile. L’età media dei deceduti è 59 anni (58 per le donne, 59 per gli uomini). Gli stranieri sono il 10,9% e sei su 10 sono uomini. Gli italiani sono l’89,1 per cento, nove su 10 sono uomini. L’analisi territoriale evidenzia una distribuzione dei decessi al Sud del 15,9 per cento, con la Campania che ne registra oltre la metà (7,9 per cento).

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