A confermarlo, ogni giorno, ci sono i numeri. Dati grazie al Cielo mai spaventosi, a testimonianza del fatto che l’emergenza coronavirus qui in Campania è stata affrontata di petto, in tempo utile e poi gestita con le pinze, grazie alla capacità di decidere della Regione ed al grande senso di responsabilità mostrato dalla stragrande maggioranza di cittadini campani. La situazione – come sottolineato da De Luca – resta sostanzialmente sotto controllo. Dal 1° maggio, il numero dei positivi oscilla tra i 9 e i 20 casi al giorno, con un livello di tamponi effettuati che è da considerarsi molto importante: al momento, siamo a quota 131mila. Un qualcosa di miracoloso, se si considera il fatto che, anche in una situazione drammatica, una pandemia che ha travolto tutti e stravolto la vita di tutti, c’è chi ha trovato il modo di fare disparità. Eh, si, perché da Consip, da Roma, alla Campania sono stati mandati meno tamponi rispetto a tutte le altre regioni del Paese, un rapporto di 1 ogni 50 abitanti, per dire, la media per il Veneto è di 1 ogni 16. Insomma, nella migliore delle ipotesi, qui è arrivata la metà della dotazione concessa alle altre regioni, con l’aggravante che la Campania era e resta uno dei territori a rischio altissimo, visto che ha la densità abitanti più alta d’europa. Questo per i tamponi, per non parlare delle mascherine: un terzo rispetto alle scorte arrivate altrove. Ebbene, nonostante l’inspiegabile handicap di partenza, la Regione Campania ha dimostrato di essere la più efficiente d’Italia, quella che ha fatto registrare i numeri di decessi e di positivi più bassi in relazione alla popolazione residente. In tutto questo, aggiunge il Governatore, abbiamo gli ospedali più sicuri del Paese e al tempo stesso realizziamo in tempi record nuove strutture covid-center per tenersi sempre pronti in malaugurati casi di necessità.
Il miracolo Campania
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