Si tornerà a giocare o quantomeno è questa l’indicazione data ieri dal Consiglio Federale. Si è stabilito che serie A, B e C dovranno concludere i rispettivi campionati. Il governo si pronuncerà la prossima settimana. Dalla A alla C si torna in campo. I Dilettanti si fermano. Stop anche per i tornei femminili fino alla B, per la massima serie si decide nei prossimi giorni. Ha deciso così il Consiglio Federale, svoltosi in videoconferenza, in merito alla conclusione dei campionati 2019/2020. La stagione dovrà terminare entro il 31 agosto, mentre i tornei professionistici e la Coppa Italia dovranno concludersi entro il 20 agosto. Insomma, ci si dovrà preparare a tornare in campo e dovranno farlo tutti anche i club di terza serie che, invece avevano deciso di fermarsi. Il consiglio federale ha anche già previsto il piano B e pure il piano C, se qualcosa dovesse andare storto. Nel malaugurato caso di una seconda sospensione dei campionati causata dal coronavirus, la Figc rimodulerà i format dei tornei con “brevi fasi di play-off e play-out” per stabilire promozioni e retrocessioni. Se, invece, si fosse costretti ad un’interruzione definitiva, “la classifica sarà definita applicando oggettivi coefficienti correttivi che tengano conto dell’organizzazione in gironi, del diverso numero di gare disputate”, prevedendo in ogni caso promozioni e retrocessioni. Nel corso del consiglio federale sono stati affrontati i temi più caldi della stagione interrotta per l’emergenza coronavirus. Erano presenti fisicamente, oltre al numero 1 del calcio italiano Gabriele Gravina, anche il presidente della Lazio, co-proprietario della Salernitana e consigliere federale Claudio Lotito, il presidente della Lega di B Mauro Balata e quello della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Gli altri componenti si sono collegati in videoconferenza. Si è parlato anche di provvedimenti contenuti nel Decreto Rilancio, appena pubblicato, e che riguardano il mondo del calcio. Tra i vari punti affrontati: il rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali a settembre, la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi, il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi. Infine, si è discusso dell’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive e dell’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva in caso di contenziosi generati dalle decisioni legate all’emergenza. “Un risultato molto positivo – ha commentato il presidente federale Gravina – che segna un momento significativo per l’intero sistema, abbiamo lavorato in silenzio per l’approvazione di provvedimenti di cui si sentiva un grande bisogno”. Intanto, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato l’ok definitivo agli allenamenti collettivi, fissando per il 28 maggio un incontro con tutte le componenti del calcio per decidere se e quando far ripartire i campionati.
Calcio, si torna in campo
82
articolo precedente