«Soprattutto nelle scuole di primo ciclo non vogliamo che si torni a settembre con una didattica a distanza o una didattica mista: i bambini della scuola dell’infanzia, elementare e media devono poter essere in un contesto di socialità», così il Comitato di esperti per la riapertura delle scuole, che si sta muovendo per ridefinire l’unità oraria (non necessariamente di 60 minuti), in modo tale da poter garantire il tempo scuola a tutti gli studenti. Farli entrare in maniera scaglionata durante l’arco della giornata e non tutti alle otto, utilizzare per le lezioni non soltanto le aule ma anche parchi e giardini. Per le superiori, invece, la didattica a distanza ci sarà ancora quanto meno nella prima parte dell’anno o, come ventilato dal Ministro Azzolina qualche settimana fa, metà di studenti in classe e l’altra metà da remoto.
La chiusura prolungata delle scuole è una ferita per tutto il paese, dichiarano in una nota congiunta i sindacati di categoria.
Nonostante l’impegno profuso dai docenti con grande senso civico, il ricorso obbligato ed esclusivo alla didattica a distanza si rivela una condizione innaturale, nella quale si accentuano squilibri e disuguaglianze e viene meno la dimensione indispensabile delle relazioni sociali dirette, essenziali e fondative di una comunità educante.
Riaprire le scuole, però, non è operazione semplice in presenza delle regole e dei vincoli imposti dalla necessità di prevenire i rischi di contagio, alla cui scrupolosa osservanza è chiamata una platea vastissima di soggetti, ma che soprattutto richiedono opportune soluzioni organizzative e il supporto di adeguate risorse economiche e professionali.
La prima parola d’ordine resterà la distanza. Tanto per la primaria quanto per la secondaria – il rispetto delle distanze di almeno due metri tra i banchi. L’argomento più dibattuto è stato quello delle mascherine e alla fine il comitato scientifico ha deciso di renderle obbligatorie tanto per gli insegnanti quanto per gli studenti. Gli unici a non avere quest’obbligo – ripetiamo – sarebbero i bambini delle scuole dell’infanzia. Inoltre, sarà possibile abbassare la mascherina durante le interrogazioni, ma in quel caso la distanza tra studenti e insegnanti dovrà essere di almeno due metri. Non sarà invece necessario indossare i guanti ma dovrà essere un’igienizzazione costante. https://www.facebook.com/LiraTV/videos/253860859384637/