Più controlli e potenziamento del sistema di videosorveglianza. Sono alcune misure che potrebbero essere adottate dalla Prefettura dopo l’episodio dello scorso 16 gennaio, quando un medico e un infermiere del Servizio di Pneumologia sono stati aggrediti dai parenti di un paziente deceduto poco prima. Stamane il Prefetto di Salerno Francesco Russo ha fatto visita all’ospedale Ruggi di Salerno per a manifestare la propria solidarietà e vicinanza per l’accaduto. Il prefetto Russo ha evidenziato la necessità di incrementare l’uso degli strumenti offerti dalla tecnologia: in proposito, è già allo studio la possibilità di attivare il cosiddetto “punto a punto” per consentire la chiamata diretta e immediata dall’Ospedale alle sale operative delle Forze di Polizia e si sta valutando il collegamento tra il sistema di videosorveglianza del “Ruggi” – ove sono presenti 60 telecamere all’esterno e all’interno, nonché un drappello di Forze di Polizia, un servizio di vigilanza privata e di portierato – e le sale operative. Sono state illustrate, inoltre, le iniziative che saranno messe in campo nelle prossime settimane: l’attivazione del cosiddetto “monitor accoglienza” all’interno del Pronto Soccorso, per consentire ai familiari dei pazienti di seguire il percorso dei congiunti “in tempo reale”, nell’ottica di favorire la comunicazione tra personale sanitario e familiari
Aggressione all’ospedale Ruggi di Salerno, prefetto Russo: più vigilanza
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