Per una volta la Salernitana aveva sacrificato il gioco sull'altare del risultato per raggiungere una salvezza dal significato epico. Al 99° minuto Altare beffa i granata che restano comunque sopra il Cagliari, al quartultimo posto in classifica e quindi, ad oggi, teoricamente salvi. Per passare dalla teoria alla pratica, e raggiungere quel traguardo assaporato ieri per mezzora dopo il vantaggio di Verdi, bisogna dare il massimo nelle ultime due giornate di campionato.
Senza aspettare regali o favori, alla luce dei risultati dagli altri campi la Salernitana deve pensare solo a sé stessa. E ha la possibilità di farlo perché, al quartultimo posto, è artefice del proprio destino. Vincendo contro Empoli e Udinese sarebbe salva, al di là di quello che fanno le altre. Siamo certi che la squadra guidata da Davide Nicola non mollerà proprio adesso, dopo aver fatto un percorso incredibile con quattro vittorie e due pareggi nelle ultime sei giornate.
Come non molleranno i tifosi, in 30mila all'Arechi con il Cagliari. Ieri Salerno si è fermata per la Salernitana, in tantissimi sono arrivati dalla provincia e anche da altre parti d'Italia per sostenere Djuric e compagni. Previsto un esodo granata per la gara di sabato ad Empoli. L'ennesimo in questa stagione che ha visto la tifoseria salernitana emergere in ogni parte d'Italia. Questa e la prossima saranno due settimane da vivere tutte d'un fiato, inseguendo un sogno che potrebbe diventare realtà, a dispetto di quello che pensavano in molti fino ad un mese fa. "È finita si dice alla fine" dicono i tifosi. E questa storia impossibile e fantastica merita di essere seguita fino all'ultimo respiro.