Il 23 aprile inizia il processo per lo scandalo all’Agenzia delle Entrate, nato dalle denunce di Antonio Campione. L’imprenditore di Battipaglia ha messo all’indice Gianluca La Marca, attivo nel settore caseario, portando alla luce un giro di corruzione e di intimidazioni che ruotava attorno all’ex collaboratore di giustizia Giovanni Maiale. Il gup D’Agostino del Tribunale di Salerno ha mandato a giudizio sia La Marca che Maiale, ma anche l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, Emilio Vastarella, che si sarebbe fatto corrompere per ridurre il debito con il fisco di La Marca e per sbloccare alcuni rimborsi Iva. Secondo quanto appurato dalla Guardia di Finanza, l’imprenditore caseario avrebbe ricambiato il favore consegnando all’ex direttore dell’Agenzia un bracciale in oro e diamanti ed un orologio di valore. Maiale, invece, deve rispondere delle accuse di Campione che lo indica come colui che esercitava minacce su tutte le imprese che volevano partecipare alle aste giudiziarie per assicurarsi allevamenti, aziende ed impianti della filiera bufalina. Questo per consentire a La Marca di acquisire un ruolo di primo piano, se non di monopolio, nel settore caseario, mediante l’acquisizione di aziende in difficoltà. Calunnie, secondo la difesa, che a discolpa di alcuni imputati ha allegato agli atti le anomalie riscontrate nei file audio e video che documenterebbero le minacce e la corruzione. Ci sarebbero delle parti mancanti, ma di questo si parlerà in dibattimento.
Agenzia entrate: a processo imprenditore, Maiale e ex direttore
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