Ospite del Profagri, Vincenzo Michele Sellitto, agronomo esperto di biotecnologie a livello mondiale. Si è parlato del consumo del suolo, delle bonifiche e dello sfruttamento sostenibile La giornata mondiale del suolo, istituita dalla Fao-Organizzazione Mondiale per l’Agricoltura e Alimentazione- cinque anni fa, ha il compito di diffondere la salvaguardia del territorio, tutelandone la biodiversità per sviluppare soluzioni alternative allo sfruttamento del suolo in un’ottica sostenibile. Al Profagri se ne discute in un seminario rivolto agli studenti del quinto anno, tecnici e agronomi del domani, insieme ad ex studenti, personalità del mondo accademico e della ricerca. «Definire un suolo vivo significa percepire la vita al suo interno e la sua immensa potenzialità di trasformarsi nel nutrimento ideale per la pianta che ospita», commenta Michele Sellitto, esperto di tecniche innovative, ricercatore e studioso del ruolo e delle funzioni dei microorganismi nella produzione agricola. Il suolo è un organismo vivente che va rispettato e di cui bisogna tutelare la salute, disincentivando l’uso di pesticidi e favorendo invece l’utilizzo di microrganismi per una agricoltura a residuo zero e non inquinante. «I nostri studenti devono essere sensibili alle tematiche ambientali e della sostenibilità a maggior ragione in un paese come l’Italia tanto fragile sotto il profilo del consumo di suolo ma che registra punte di eccellenza nell’agroalimentare che fanno del settore un volano per il Pil e il made in Italy” commenta il dirigente Turchi. Al Profagri prepariamo i nostri giovani a saper coniugare in maniera ottimale questi aspetti».
Profagri celebra la giornata mondiale del suolo
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