Morto Crisci: il profilo di uno scienziato di fama

Redazione

A lutto c’è la comunità accademica, perché Antonello Crisci- oltre ad essere mente brillante e fondamentale in molti casi di cronaca affidati alla criminologia- era innanzitutto titolare della cattedra di Medicina Legale all’Università di Salerno. Per la sua scomparsa è cordoglio unanime da parte delle istituzioni e della società civile. Tra i primi a ricordarlo, il sindaco di Vincenzo Napoli: «Salerno perde oggi uno dei suoi figli migliori e più illustri che ha onorato la professione medica e la ricerca scientifica ottenendo meritatissimi riconoscimenti nazionali ed internazionali- scrive il primo cittadino. La sua fama di medico e scienziato è stata seconda soltanto alla sua straordinaria umanità e generosità che lo metteva a totale servizio del paziente sempre al centro della sua vita e della sua attività», conclude Napoli, non senza un pensiero alla moglie Rita, ai figli ed ai nipoti. Antonello Crisci è morto la scorsa notte, all’hospice Casa di Lara, dopo un calvario durato poco più di un anno, per i postumi di un intervento chirurgico alla colecisti andato male. Sul suo caso è stata aperta un’inchiesta, che ipotizza un errore dell’intervento eseguito in laparoscopia e ritardi nel trasferimento della clinica dove è stato operato al reparto di Rianimazione dell’ospedale Ruggi. L’idea della Procura è che quel tipo di operazione non fosse indicata nel caso di Crisci e ciò avrebbe potuto determinare la perforazione dell’intestino oltre alle conseguenze neurologiche, accelerate dal ritardo nella diagnosi. Il professor Crisci ha affrontato con dignità un lungo percorso riabilitativo prima in un centro specializzato a Crotone e poi a Salerno. Ma non ce l’ha fatta. Il suo nome rimane legato ai principali casi di cronaca di questi anni: dal delitto delle Fornelle all’investimento di una donna in autostrada per responsabilità dell’attore Domenico Diele, fino agli accertamenti sui corpi delle 26 migranti nigeriani giunte morte a Salerno, per arrivare al figlio-cannibale che mangiò i resti della madre a Torrione. Tra i maggiori esperti di indagini sperimentali di interesse tossicologico, psicopatologico-forense e medico-legale, Crisci era tra le altre cose cittadino onorario del Comune di Vietri sul Mare.

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