Tra un incontro, un comizio ed un tweet sulla crisi di Governo– e poco prima di chiedere elezioni anticipate ad ottobre – ieri pomeriggio il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, ha trovato il tempo di postare sul suo profilo facebook l’ormai celebre video dell’immigrato di colore che si lava per strada in Via Clark, a Salerno. Lo ha ripreso dal sito salernonotizie.it, proprio nel giorno in cui il nostro telegiornale ha deciso di approfondire la storia di quel ragazzo nigeriano, affetto da problemi psichici, conosciuto ma ignorato da tutti fino al clamoroso gesto della doccia in strada. Salvini non va per il sottile e scrive testualmente: “Si lavava completamente nudo in pubblico tra lo sconcerto dei salernitani. È questo lo “stile di vita” che qualcuno a sinistra vorrebbe come il nostro “futuro”? Il clandestino verrà ESPULSO, in Nigeria potrà tornare a fare tutti i suoi comodi per strada se glielo lasceranno fare”. Lasciamo ai nostri telespettatori ogni considerazione, invitandoli però ad andare oltre l’evidenza degli atti osceni e considerando che la persona protagonista di quel video è affetta da problemi psichici che nessuno, a Salerno, ha saputo o voluto affrontare per aiutarla. Che il protagonista di questa storia sia nigeriano, immigrato e di colore non c’entra. E’ per questo che non accettiamo e respingiamo- pur rispettandole – le considerazioni di chi, commentando sempre su Facebook il servizio andato in onda ieri al TgLira, ci invita ad evitare buonismo strappalacrime, a portarci quell’immigrato a casa, a pensare piuttosto agli anziani, ai giovani senza lavoro, ai pensionati al minimo eccetera eccetera. Tutte questioni serie, per carità, che un Governo altrettanto serio dovrebbe prendere di petto. Ma non capiamo cosa c’entra con la vicenda di un immigrato che ha problemi mentali, che ha fatto una cosa sbagliata di cui non si rende conto. E ci chiediamo: sarebbe stato lo stesso, se fosse stato bianco e salernitano?
