Buona la prima ma guai ad esaltarsi troppo così come è stato sbagliato deprimersi dopo il 4 a 0 subito a Lecce. La buona prova all’esordio contro il Pescara riconcilia il pubblico dell’Arechi con la sua squadra. L’undici mandato in campo da Ventura ha dimostrato di avere delle qualità, tecniche e soprattutto morali su cui poter costruire qualcosa di importante. Disciplinata tatticamente, ordinata, reattiva, determinata ma soprattutto squadra. Sabato all’Arechi abbiamo visto non un gruppo di calciatori ma una squadra con giocatori che si sacrificano per aiutare i compagni nei momenti di difficoltà. Non abbiamo visto prime donne ma calciatori normali che hanno interpretato nel migliore dei modi lo spartito tecnico tattico disposto da Ventura. Insomma gli ingredienti per fare bene ci sono. Ora sta al mister mantenere sempre alta la tensione e la concentrazione perché gli eccessi fanno sempre male… Al di là dei vari Akpa Akprò, Cicerelli, Kiyine, Giannetti, Jallow e tutti gli altri che hanno disputato una gran bella partita la copertina la merita Ventura. In panchina, nonostante i problemi al ginocchio, ha dato la carica ai suoi per tutti i novantaminuti e si è avvicinato alla Salernitana ed a Salerno con la giusta umiltà nonostante l’esperienza ed il curriculum. Ventura alla vigilia aveva ribadito la necessità di trascinare il pubblico di Salerno, riconquistarlo. I calciatori hanno fatto la loro parte ripagando i 9mila presenti sugli spalti. Ma Ventura ha un sogno nel cassetto “Vorrei rivedere l’Arechi pieno come quando in A venni con il Cagliari. Questa è la mia più grande emozione: rivedere quello stadio pieno di tifosi”
Il sogno di Ventura: «Voglio rivedere l’Arechi pieno come in serie A»
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