Il Pd salernitano capitalizza oltre vent’anni di governo nelle città e porta a casa un risultato destinato a pesare in vista del bersaglio grosso delle elezioni regionali prossime venture. Il 2020 sarà un anno decisivo per il Partito Democratico anche in Campania. Ci si arriverà dopo la sbornia elettorale della Lega (che sfonda anche qui ma non stravince) e l’arretramento dei Cinque Stelle che vivono la frustrazione del primato regionale nelle urne europee ma pagano dazio nelle consultazioni locali, dove pesa lo scarso radicamento. «Si ammosceranno come si sono ammosciati i Cinque Stelle», avverte sornione Vincenzo De Luca a chi, in queste ore, gli chiede della Lega. Ma il governatore non affonda il colpo anche perché – è lui stesso a dirlo – «ho rispetto degli amici leghisti» che condividono esperienze di amministrazione nelle autonomie locali. La partita è ancora lunga ed è appena cominciata. D’altronde, che non si possa prendere per buono l’avvertimento uscito fuori dalle elezioni europee è dimostrato dalla tenuta complessiva del centrosinistra nei Comuni, dove le coalizioni trainate dal Pd sono quasi ovunque vincenti o sempre al ballottaggio. L’exploit della Lega è innegabile, ma come accaduto per il Movimento Cinque Stelle in passato, il rischio è che si tramuti in una vittoria di Pirro, se al consenso figlio della rabbia sociale non si riesce a dare la struttura del ragionamento politico e la sostanza dei provvedimenti concreti. Fra le elezioni europee ed amministrative di oggi e le regionali dell’anno prossimo ci sono un’estate caldissima sul fronte del lavoro, dello sviluppo industriale e dell’altalena dei mercati finanziari; un autunno bollente per la manovra economica che dovrà far quadrare promesse e conti su pensioni, reddito di cittadinanza e flat tax; un inverno lungo che probabilmente regalerà una profonda crisi di governo ed infine la primavera con le sospirate elezioni in un contesto che – nel frattempo – potrebbe essere cambiato del tutto. https://www.youtube.com/watch?v=Tl8JRpOw4Zw
Elezioni: a mente fredda, in attesa di un autunno bollente e delle regionali
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