La rivoluzione in casa Salernitana ha degli strascichi e divide la piazza. Non poteva essere altrimenti visto che la decisione di Iervolino di chiudere con Sabatini è arrivata un po' all'improvviso dopo le tante parole di stima del presidente nei confronti del direttore sportivo. Sia chiaro, Iervolino è assolutamente libero di fare le sue scelte, assumendosene ovviamente le responsabilità. Ci saranno stati degli aspetti che non gli sono piaciuti ed è giusto che il presidente faccia le sue valutazioni. Anzi, è doveroso nell'interesse della Salernitana.
Se Iervolino non ritiene adeguate le spese per le commissioni degli agenti dei calciatori bene ha fatto a mettere un punto. Ma Sabatini non può passare per quello che non è. Perché è un professionista serio e lo ha dimostrato anche in questi mesi a Salerno, dopo una lunga carriera che parla per lui. L'ex diesse dei granata ha operato per la Salernitana, in condizioni a dir poco complicate a gennaio. Ha avuto un budget importante per il mercato di riparazione ma si è dovuto muovere in tempi strettissimi, riuscendo comunque a prendere giocatori che si sono rivelati fondamentali per la salvezza.
Alcuni di questi sono venuti a Salerno proprio per la presenza di Sabatini, nonostante l'ultimissimo posto in classifica e una salvezza che sembrava impossibile. I colpi Ederson e Bohinen hanno dato anche valore all'organico e potenziali incassi milionari per la società. La mossa di salutare Sabatini ripone maggiori responsabilità su Iervolino che adesso, ancora di più, cercherà di confermare i progetti ambiziosi che ha dichiarato di avere. Vogliamo dare anche questa lettura su quanto accaduto nelle ultime ore immaginando quel futuro radioso che ha in mente il patron per la Salernitana.