Congedato Walter Sabatini, la Salernitana è ancora alla ricerca del nuovo direttore sportivo. Il casting è iniziato subito dopo la pec inviata all'operatore di mercato che ha centrato l'impresa di salvare il club granata, partendo dagli 8 punti conquistati alla fine del girone d'andata della scorsa Serie A. Riccardo Bigon, appena sostituito a Bologna da Sartori, è scattato in pole, dopo che il club di Iervolino aveva sondato anche altri profili (da Petrachi a Sogliano, passando per Marino, Fusco e Meluso).
Al dirigente patavino è stato spiegato chiaramente che non avrà carta bianca e che per gli accordi economici non sarà autorizzato a decidere e ad agire per conto della società: la rivoluzione di Iervolino in tema di rapporti con gli agenti, commissioni, ingaggi, parte da qui.
Bigon, richiesto anche dal Parma (che ha ufficializzato Pecchia come allenatore), s'è preso del tempo per riflettere ma a breve dovrebbe sciogliere le riserve.
Il figlio dell'indimenticato Albertino, che regalò lo scudetto al Napoli nel '90, sa anche che avrà una bella gatta da pelare: la Salernitana non solo dovrà rinforzare la rosa nei ruoli parsi carenti nella passata stagione, ma ha sotto contratto qualcosa come 40 giocatori. Il nuovo operatore di mercato del club granata dovrà trovare collocazione agli esuberi e dovrà risolvere la grana Simy. Inoltre, qualcuno dei componenti dell'attuale rosa, legato a doppio filo a Sabatini (vedi Fazio) potrebbe anche chiedere di andare via e, di conseguenza, andrebbe poi sostituito con elementi di pari valore.
Bigon, che a Bologna ha collaborato negli ultimi sei anni oltre che con lo stesso Sabatini anche con Marco Di Vaio e che già a Napoli ha fatto i conti con un presidente che voleva dire la sua sul tema degli accordi economici coi calciatori, avrebbe insomma il suo bel da fare sin dai primi giorni di lavoro.