La cura della sclerosi laterale amiotrofica, tra vecchie certezze e nuovi orizzonti, in un convegno all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Tra i principali obiettivi dell’incontro nell’aula Scozia dell’ospedale Ruggi c’era quello di richiamare l’attenzione sulla complessità di una patologia che negli ultimi decenni è stata oggetto di studi e ricerche che ne hanno profondamente modificato il paradigma clinico-diagnostico, con l’apertura di nuove prospettive verso traguardi terapeutici. La Sla, sclerosi laterale amiotrofica, non è più una sconosciuta e pur restando- al momento – irreversibile pio essere affrontata con un approccio integrato, come dimostra l’esperienza dell’ospedale Ruggi. L’evento di Salerno è un’occasione di aggiornamento per gli operatori chiamati all’assistenza cronica e di riflessione sulle scelte di fine-vita. Anche la famiglia del paziente è strumento indispensabile della continuità assistenziale, che si svolge per la gran parte a domicilio. Ma l’azienda Ruggi non si sottrae e rafforza il suo ruolo con un progetto innovativo
Sla, tra vecchi e nuovi orizzonti, una malattia che occorre conoscere
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