Secondo scritto alla maturità: ecco i temi della prova “doppia”

Redazione

Tacito e Plutarco al Classico. Il condensatore in fisica e la soluzione di un problema a scelta di matematica allo Scientifico. Sono alcune delle tracce per l’inedita prova doppia introdotta con la riforma dell’esame di maturità. Ai maturandi dell’artistico, invece, è stato chiesto di cimentarsi nel commento sul passaggio dall’autoritratto al selfie, tenendo insieme le arti figurative ed il settore plastico-scultoreo. Suggestiva la proposta per l’indirizzo audiovisivo e multimediale: la luna e l’anniversario dello sbarco del 1969. Per Scienze Umane, il candidato doveva partire dai testi tratti da “Lettera a una professoressa”, volume del 1967 scritto da alcuni ragazzi della scuola di Barbiana sotto la supervisione di don Lorenzo Milani e da “Storia della scuola” di Saverio Santamaita. Al Classico la doppia versione latino-greco trattava il tema comune della figura dell’imperatore romano Galba. La traduzione dal latino andava fatta da un brano estratto dalle Historiae di Tacito Vita di Galba di Plutarco (contenuta in Vite Parallele). Servio Sulpicio Galba divenne imperatore dopo Nerone e per appena 7 mesi: venne assassinato dai pretoriani, che sostennero l’ascesa di Otone. La corretta traduzione ed interpretazione non potevano prescindere dalla conoscenza del contesto storico. Al liceo scientifico, invece, uno dei problemi verteva sulla Circuitazione del campo magnetico e sulla formula che descrive il campo magnetico all’interno di un condensatore. L’altro problema era un classico studio di funzione.

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