La capacità della Guardia di Finanza di agire in modo trasversale, scovando frodi fiscali ed il riciclaggio dei capitali, è l’unico mezzo per garantire i contribuenti onesti dalla concorrenza sleale e da un mercato alterato dai comportamenti scorretti. Il gen. Danilo Petrucelli, celebrando a Salerno il 245° anniversario della nascita delle fiamme gialle, più che di numeri parla della missione a tutela delle casse dell’erario, di chi paga le tasse e mette in guardia gli stessi cittadini: se nella veste di clienti notano prezzi troppo bassi, agevolazioni eccessive su prodotti dove lo sconto rappresenta un’anomalia, devono allarmarsi perché la frode penalizza tutti. E spesso si ripercuote anche sulla qualità della merce offerta. Nella Caserma di Via Allende si ricorda il sacrificio dei finanzieri morti in servizio – su tutti valga la memoria di Daniele Zoccola, caduto nel canale d’Otranto nel 2000- e si distribuiscono encomi a chi si è distinto nelle operazioni dell’ultimo anno. La mente va ai 48 milioni confiscati per le frodi sui carburanti, al milione tolto al gruppo che clonava carte di credito, al contrasto all’evasione con l’operazione “Soap Opera”: è questo il caso di una serie di società “cartiere”, intestate a prestanomi, dedite al riciclaggio di proventi illeciti. E poi l’indagine “Ground Zero”, portata avanti dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno che ha scoperto un giro di mazzette per corrompere i giudici tributari e pilotare le sentenze dal 2017 ad oggi, tutte favorevoli ai contribuenti, che hanno consentito di azzerare le somme dovute al Fisco per le imposte evase, gli interessi maturati e le sanzioni comminate, per un importo complessivo di quasi 15 milioni.
GdF: bilancio di un anno di attività a contrasto di evasione e riciclaggio
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