Immacolata Monti, la mamma della bimba di otto mesi morta a Sant’Egidio del Monte Albino, nel Salernitano, per presunti maltrattamenti, ha ribadito al gip quanto aveva già riferito al pm nel corso del precedente interrogatorio. La donna, da venerdì nel carcere a Salerno con l’accusa di omicidio pluriaggravato e maltrattamenti in famiglia in concorso con il marito, Giuseppe Passariello, al termine di un’articolata indagine che – si legge nella nota della Procura – ha “cristallizzato un grave quadro indiziario a carico dell’indagata”, è stata sottoposta all’interrogatorio di garanzia. Assistita dall’avvocato Vincenzo Calabrese, la donna ha spiegato al gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Luigi Levita la sua versione su quanto accaduto nella notte tra il 21 e 22 giugno nella loro abitazione di Sant’Egidio del Monte Albino. In particolare la donna avrebbe raccontato che quando si è svegliata, la figlia era già priva di vita, e che si è adoperata immediatamente per chiedere l’intervento dei soccorsi. La Procura di Nocera Inferiore, però, ritiene che la donna non si sia limitata a coprire il marito (in carcere dallo scorso 23 giugno) ma che sia complice. L’avvocato Calabrese nei prossimi giorni esaminerà gli atti per valutare la possibilità di presentare ricorso al Riesame.
Morte Iolanda, la madre si professa innocente
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