Steer: il progetto di mobilità internazionale del Galilei-Di Palo in Finlandia

Redazione

Si chiama STEER il progetto di mobilità internazionale che vede coinvolti alcuni docenti dell’Istituto Galilei-Di Palo. Quello finlandese è uno dei sistemi scolastici migliori del mondo. Ma come funziona e soprattutto quali elementi possono adattarsi ai nostri istituti? Con questo spirito un gruppo di docenti e studenti dell’Istituto Galilei-Di Palo di Salerno ha partecipato al progetto di mobilità internazionale chiamato Steer, durante il quale si è cercato di integrare l’alternanza scuola-lavoro e le metodologie didattiche del nostro sistema con quello finlandese. In Finlandia la scuola è tutta pubblica ed uniforme, obbligatoria fino a 16 an­ni: oltre al lavoro, i ragazzi hanno due op­zio­ni: il li­ceo, che pre­pa­ra agli stu­di ac­ca­de­mi­ci, e la scuo­la pro­fes­sio­na­le, che of­fre del­le com­pe­ten­ze in un cer­to me­stie­re e dà la pos­si­bi­li­tà di con­ti­nua­re con la scuo­la uni­ver­si­ta­ria pro­fes­sio­na­le. Il metodo di insegnamento privilegia la capacità di porre domande a quella di dare risposte. L’ascolto e l’osservazione del docente prevale e si lavora per gruppi in approfondimento, recupero o sviluppo di un particolare talento. Questo favorisce inclusione e competenze sociali. Inoltre, non ci sono voti: si dà im­por­tan­za al­la re­spon­sa­bi­li­tà e al­la fi­du­cia piuttosto che al­le ve­ri­fi­che. Importare in toto il modello in Italia è difficile, ma declinare qualcosa di positivo si può.

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