Inquinamento: ecco perché è stato deciso lo stop dei vecchi veicoli a Salerno

Redazione

Il sindaco di Salerno, annunciando il fermo delle auto inquinanti, è stato molto esplicito: la decisione non è un capriccio dell’amministrazione comunale, che anzi ha fatto di tutto per limitare i disagi. Piuttosto si tratta di un’ordinanza inevitabile, fatta sulla scorta delle allarmanti rilevazioni dell’Arpac sulla qualità dell’aria e le emissioni nocive. Il divieto alla circolazione di auto e moto inquinanti scaturisce dall’incrocio dei dati del ministero dei Trasporti con quelli contenuti proprio nell’ordinanza. Su oltre 110mila vetture circolanti, più di 43mila sono vecchie e non adeguate alle recenti norme antinquinamento. Di qui, la necessità di stopparle dal lunedì al venerdì, in due distinte strisce orarie: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30. Questo per limitare i problemi a chi viaggia per lavoro o deve spostarsi per necessità e motivi di salute. In pratica, è come se ci fossero delle fasce di garanzia negli orari cruciali. Il provvedimento, condiviso anche dai commercianti non senza riserve, suscita le perplessità dell’opposizione che chiede verifiche anche sulle emissioni delle numerose navi in transito nel porto e sui mezzi per i trasporti pesanti. Va precisato, però, che lo stop riguarderà solo le auto diesel ed i veicoli commerciali con la stessa alimentazione pre Euro e fino ad 4 e ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro e fino ad Euro 2. Tutti gli altri sono invitati a spegnere il motore al semaforo o se c’è traffico e comunque se la marcia dovesse arrestarsi per oltre un minuto. Le multe arriveranno fino a 650 euro per trasgressori e recidivi, con ritiro della patente.

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