Eccola, la lettera con cui la Tecnis conferma ai sindacati di non poter più vendere i cantieri del gruppo alla Pessina Costruzioni di Milano. La data riportata nel documento è quella del 4 marzo scorso. Il commissario Saverio Ruperto scrive riferendosi «alla procedura di dismissione dei complessi aziendali del Gruppo Tecnis in Amministrazione Straordinaria» ed ufficializza «che, a seguito di interlocuzione svolta successivamente alla aggiudicazione provvisoria degli asset posti in vendita, l’aggiudicataria Pessina Costruzioni ha dichiarato di non essere in grado di accettare a causa del mancato avveramento di una condizione da essa posta all’offerta vincolante». Si tratta della possibilità di acquisire in blocco tutti i cantieri italiani di Tecnis. Ovvero, anche quelli affidati a Consorzi con il sistema del fitto del ramo d’azienda. E tra questi c’è anche il cantiere di Porta Ovest a Salerno, che fa capo alla Salerno Porta Ovest scarl, società collegata alla Tecnis e presa in fitto dal Consorzio Arechi, all’opera da circa due mesi sulle gallerie tra Cernicchiara e Via Ligea. Ma a questo punto quale futuro avrà il cantiere di Porta Ovest? Difficile fare previsioni, visto che il commissario Ruperto, «preso atto» della decisione di Pessina Costruzioni «assumerà a stretto giro tutti i provvedimenti più opportuni al fine di salvaguardare la procedura di vendita, onde preservare il mantenimento dell’occupazione, garantire la continuità dei cantieri e la conservazione degli asset aziendali, e tutelare le ragioni dei creditori». Tradotto, vuol dire che si può ricominciare tutto daccapo con un nuovo bando per la vendita dei cantieri italiani di Tecnis (Porta Ovest incluso); oppure tentare di risolvere il nodo sulla cessione delle società satellite consortili. I sindacati rimangono preoccupati, anche perché è stato rinviato il tavolo già previsto ad inizio settimana prossima presso il ministero dello sviluppo economico per formalizzare l’accordo che garantisce gli operai dei cantieri Tecnis e programma nuove assunzioni. Per Porta Ovest, dunque, scatta l’ennesimo conto alla rovescia in vista del 2022, data ultima per rendicontare all’Unione Europea un investimento da almeno 150 milioni di euro. https://www.youtube.com/watch?v=EbbTBnzC7_Q
Salta vendita cantieri Tecnis a Pessina Costruzioni: Porta Ovest torna in bilico
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