Sei bossoli e nulla più. Da questi pochi elementi, e da una segnalazione anonima, partono le indagini per capire chi abbia sparato ieri in pieno giorno a Mercatello, ad est di Salerno.
Si tinge sempre più di giallo la storia degli spari al parco del Mercatello. La squadra Mobile della Questura, subentrata nelle indagini alle Volanti intervenute per prime sul posto ieri pomeriggio, sta visionando le registrazioni di alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Da queste immagini si spera di ricavare qualcosa in più su una storia che rimane misteriosa, più che intricata.
Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di ieri, quando alla centrale operativa della Polizia è arrivata la telefonata anonima che segnalava spari nella zona di Via Lazzarelli, tra Mercatello e quartiere Europa. La circostanza curiosa è che la persona al telefono segnalava un fatto avvenuto almeno quattro ore prima, intorno a mezzogiorno. Ma nessuno da quelle zone, né prima né dopo la segnalazione anonima, ha detto di aver visto o udito qualcosa di significativo.
Dopo un primo controllo con esiti negativi, le pattuglie delle Volanti hanno rinvenuto insieme alla Mobile e alla Scientifica sei bossoli. Segno di altrettanti colpi di pistola effettivamente esplosi. E’ a quel punto che si è deciso di chiudere la strada per ulteriori controlli, di allontanare i curiosi e di registrare eventuali danni e testimonianze. Ma cosa sia realmente accaduto rimane un mistero; così come misteriosa è la presenza di una Smart all’ora della sparatoria, secondo indiscrezioni l’obiettivo di chi ha fatto fuoco.
Ma perché? Per un regolamento di conti? Per questioni personali? Per droga? Troppo presto per fare ipotesi, Una cosa è certa: quella è una zona sensibile sotto il profilo dello spaccio, ed un isolato oltre un anno fa è stato ucciso Ciro D’Onofrio, sempre per questioni legate agli stupefacenti.
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