In una settimana guadagnavano 60mila euro, solo a Pontecagnano Faiano. Era questa una delle piazze di spaccio delle due organizzazioni criminali colpite dall’ultima operazione congiunta di Polizia e Carabinieri. Le altre erano Salerno, Battipaglia, Bellizzi, Acerno, Montecorvino Pugliano e Cava de’ Tirreni. Un fiume di droga nella provincia di Salerno che fruttava un giro d’affari di milioni di euro. Con i 37 arresti di ieri, la Procura di Salerno ha stroncato i sodalizi camorristici De Feo e Pecoraro. Che da nemici negli anni sono diventati alleati per gestire un ingente traffico di sostanze stupefacenti nel salernitano. Gli indagati sono tutti italiani, tra loro ci sono anche i responsabili delle associazioni e non solo i semplici spacciatori. Ecco perché l’indagine, partita nel 2017, è senza dubbio una delle più importanti degli ultimi anni nello spaccio di droga in provincia di Salerno. I dati acquisiti attraverso le intercettazioni ambientali e telefoniche sono stati rafforzati da osservazioni, perquisizioni e sequestri durante i due anni di indagini. Uno degli indagati, dopo un sequestro, tornando a casa tentò di disfarsi di un notevole quantitativo di droga bruciandolo e poi buttandolo in un fiume. In altre occasioni le organizzazioni criminali, pur subendo vari sequestri, riuscivano comunque a procurarsi altre sostanze stupefacenti nelle province di Roma e Napoli. Questo ha fatto capire agli inquirenti la forza economica dell’associazione. Importanti, ai fini dell’inchiesta, sono state anche le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. https://www.youtube.com/watch?v=7kxqxBMqPjo
Droga nel salernitano in quantità elevata come al nord
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