Il cibo è il vero valore aggiunto della vacanza Made in Italy che può contare sul primato dell’agricoltura più green d’Europa. La Campania con 515 riconoscimenti è la prima regione italiana per numero di Pat (prodotti agroalimentari tradizionali), ma è anche la terra felix con 14 Dop, 9 Igp, 15 vini Doc, 4 Docg e 10 Igt. Secondo la Coldiretti, il successo è enfatizzato dalla presenza negli agriturismi Campagna Amica della figura dell’agrichef, il cuoco contadino, che custodisce le ricette della tradizione, realizza piatti innovativi nel rispetto della materia prima che produce, fa del racconto il valore aggiunto rappresentando l’immagine virtuosa degli Agriturismi DOC Italiani, valorizzando prodotti buoni, sani e garantiti e custodendo i prodotti in via di estinzione, i sigilli di Campagna Amica. Non uno chef che scimmiotta gli stellati, ma un agricoltore ai fornelli che porta nel piatto la storia e la fatica che ci sono dietro un’impresa agricola. I punti di forza dell’agriturismo autentico sono tracciabilità, distintività, qualità e bellezza.
Il successo del turismo ecologico e ambientale è dovuto – continua la Coldiretti – ai costi contenuti, all’elevato valore educativo e alla pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze. Luoghi ideali per rilassarsi con le tradizionali gite, picnic ed escursioni, lontani dal traffico e dallo smog delle città. Una tendenza che si sposa con l’enogastronomia. In base all’ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico 2019 – sottolinea la Coldiretti – si evidenzia che nella scelta della meta del viaggio il 59% dei turisti italiani valuta come importante o importantissima la presenza di un’offerta enogastronomica e, fra le esperienze più apprezzate, ci sono, nell’ordine, la visita a un’azienda agricola (39%), di una cantina (31%) e di un caseificio (27%). Si tratta di un risultato che dimostra l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Il turismo della tradizioni locali e della campagna – spiega Coldiretti – interessa in modo trasversale tutte le generazioni con il 47% degli appartenenti alla Generazione X (i nati tra il 1965 e il 1980) e il 46% dei Millennials (1981-1998).
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