«Non c’è più tempo», scrive la Cgil trasporti in un comunicato con il quale «chiede con forza, che il Ministero delle infrastrutture firmi, senza indugi, il Decreto Interministeriale consentendo lo sblocco dei fondi, la fusione Costa d’Amalfi-Gesac e il via libera alla cantierizzazione dei lavori di adeguamento dell’aeroporto». Per l’ing. Antonio Ferraro, che guida la società di gestione dello scalo salernitano, in realtà «non è nemmeno un problema di firme. Dopo il via libera del ministero dell’Economia al piano dell’Enac, il passaggio alle infrastrutture è solo formale. La firma ci sarà senz’altro», semmai preoccupano i tempi della burocrazia, ancora troppo lunghi. In ballo ci sono più di 500 milioni, così suddivisi: 40 del Decreto Sblocca Italia, 94 stanziati dalla Regione Campania, 123 messi sul piatto dalla società nata dalla fusione Salerno-Gesac; ed ancora, 50 milioni per il prolungamento della tangenziale fino allo scalo e 200 milioni per il tratto della Metropolitana da Salerno all’Aeroporto. Per la Cgil ogni giorno di ritardo, nella firma del Decreto, rende la procedura più complicata, con il rischio di vedere vanificati gli sforzi profusi». L’ing. Ferraro è meno drastico: «i soldi non sono a rischio- dice- anche perché si è scelta la strada dell’appalto integrato, che metterà a bando tutto (dalla progettazione all’esecuzione dell’opera)». Certo, se i tempi si dovessero ulteriormente dilatare potrebbe sorgere qualche problema con gli interlocutori istituzionali e con gli attori economici coinvolti, ma il presidente del Costa d’Amalfi ostenta ottimismo. E se il sindacato minaccia la mobilitazione civile qualora il ministero delle Infrastrutture ritardi ancora nella firma sulla concessione totale e definitiva, i registi dell’operazione sanno che ora spetta all’Enac girare le carte aggiornate e la convenzione al ministero per avallare la firma sulla concessione. Burocrazia, insomma, nulla di più. E questione di uomini giusti al posto giusto. https://www.youtube.com/watch?v=pf-xqgQKUyE
Aeroporto di Salerno: «ritardi non più tollerabili». Lo dice la Cgil. Più ottimista il presidente dello scalo
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