Si chiude con 577 imprese in meno il bilancio tra aperture e chiusure nei primi tre mesi del 2019 in provincia di Salerno; -0,5% rispetto alla fine dell’anno precedente. Il risultato, il meno brillante degli ultimi 5 anni, è stato determinato dalle consistenti cessazioni (oltre 2.500) ma soprattutto dal significativo rallentamento delle iscrizioni (poco meno di 2.000).
Va ricordato che il bilancio imprenditoriale del primo trimestre di ogni anno è storicamente caratterizzato da un valore negativo, a causa del concentrarsi delle cessazioni sul finire dell’anno precedente e, pertanto, nei mesi successivi è prevedibile registrare il consueto recupero. I dati riguardano la dinamica delle ditte registrate presso la Camera di Commercio di Salerno e sono frutto di un’elaborazione dell’Osservatorio Economico Provinciale.
Il saldo imprenditoriale del primo trimestre di ogni anno si attesta, per la provincia di Salerno, su numeri compresi tra le 300 e le 600 imprese in meno, ad eccezione del primo trimestre del 2018, quando il valore tra iscrizioni e cessazioni ha determinato una sostanziale stabilità.
Il dato sulle iscrizioni del periodo gennaio-marzo 2019 appare un campanello di allarme sulla vitalità del sistema provinciale; le nuove attività avviate, per la prima volta meno di duemila, rappresentano il peggiore risultato dei corrispondenti trimestri dell’ultimo decennio.
Dalla distribuzione emerge che quelle commerciali rappresentano più del 33% delle iscrizioni totali. Seguono il settore dei servizi alle imprese (13% delle iscrizioni totali) e quello turistico e delle costruzioni (entrambi al 12%).
La dinamica per forma giuridica evidenzia il buon andamento delle società di capitale che, con oltre quasi 500 imprese in più. Difficoltà per le società di persone e per le ditte individuali, con quasi 900 imprese in meno.