Agropoli: ecco perché Alfieri e Coppola sono finiti sotto inchiesta

Redazione

Ad insospettire gli inquirenti che indagano su un presunto scambio elettorale politico-mafioso ad Agropoli ci sono alcune intercettazioni. Sotto inchiesta ci sono l’ex sindaco Alfieri e l’attuale primo cittadino Coppola.

Franco Alfieri e Adamo Coppola sono coinvolti in un’indagine su un presunto scambio elettorale politico-mafioso relativo alle amministrative del 2017 ad Agropoli. L’inchiesta è scaturita dalle recenti indagini sul clan Marotta, un gruppo familiare di etnia rom molto esteso, sul quale la magistratura ha da tempo concentrato la sua attenzione. D’altronde, lo stesso sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, aveva denunciato i Marotta a luglio scorso, dopo il blitz nell’anticamera del suo studio al Palazzo di Città. I Marotta pretendevano otto-nove posti di lavoro fissi in cambio della restituzione di alcuni contributi. Minacce e pressioni che il sindaco ritenne inaccettabili, denunciando tutto ai Carabinieri.

Per quella storia oggi c’è un processo, nel quale il sindaco Coppola con la sua amministrazione è parte civile. Ci sarebbero, però, altri elementi che hanno spinto il pm della Direzione distrettuale antimafia, Vincenzo Montemurro, a chiedere le perquisizioni concluse ieri a carico dello stesso Coppola e del suo predecessore, Franco Alfieri. In particolare, vi sarebbero conversazioni intercettate tra Alfieri (all’epoca ancora primo cittadino di Agropoli) ed alcuni elementi della famiglia Marotta. Intercettazioni che hanno proiettato ombre su un presunto scambio elettorale politico-mafioso, anche se nell’avviso di garanzia notificato ieri ad Alfieri e Coppola figurano anche altri reati, a carico di ignoti, e fra questi la concussione e la violenza privata.

Gli atti, i documenti ed i supporti informatici sequestrati dalla Squadra Mobile presso la società Agropoli Cilento Servizi e dagli uomini della DIA presso le case e gli studi di Alfieri e Coppola sono oggetto di attenti accertamenti. Dopo il commento del sindaco di Agropoli, che si è detto sicuro della sua estraneità ai fatti contestati, è arrivata anche la reazione di Alfieri (candidato alla carica di sindaco a capaccio Paestum): «Mi dispiace che queste attività investigative abbiano luogo nel pieno della campagna elettorale», scrive Alfieri su Fb: «Nell’esprimere come sempre, la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura, vado avanti a testa alta perché la forza di un uomo è anche quella di reagire alle difficoltà e mettere ancora più energia e determinazione nel lavoro quotidiano».

https://www.youtube.com/watch?v=A70hXkJXP7Q

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