Restare fa rima con ricominciare. Chi resta a Salerno deve cambiare testa ed atteggiamento perché il tempo degli alibi è finito. Il messaggio è arrivato dritto e preciso ai calciatori alla ripresa della preparazione dopo la pausa sindacale. Gregucci e Fabiani hanno tenuto a rapporto la squadra nel chiuso dello spogliatoio. Mister e Direttore hanno parlato in stereofonia . Toni decisi ma il clima era disteso secondo quanto racconta il Mattino. Le parole di Fabiani alla vigilia della ripresa relative alla intenzione di non smantellare la squadra a gennaio hanno comunque contribuito a riportare il discorso in un alveo di costruzione e non di resa dei conti. I conti si faranno alla fine. Per ora sono tutti sotto esame con la società che già dalla difficile ed insidiosa trasferta di Palermo, alla ripresa delle ostilità, attende una risposta convincente della squadra. Nel mirino c’è già la sfida con i rosanero. Nove giorni di tempo per preparare la prima gara del 2019, la prima del girone di ritorno. Gregucci, che è un buon allenatore ma anche in ottimo oratore, dovrà fare il lavaggio del cervello ad una squadra con il morale sotto i tacchetti ed avvelenata da un clima pesante che si è respirato per gran parte del girone d’andata nello spogliatoio granata. Deve crescere l’autostima dei calciatori ed il gruppo deve diventare squadra. I rinforzi di gennaio possono tamponare le falle, ma non risolvono i problemi. Lì in avanti occorre che i vari Djuric, Jallow, Vuletich e Bocalon si diano una svegliata come c’è bisogno di maggiore attenzione nella fase difensiva un tempo punto di forza oggi punto debole. Poi bisognerà fare una scelta sul modulo e sugli uomini in mezzo al campo e capire chi e in quali condizioni, soprattutto fisiche, potrà dare il suo contributo alla rinascita di questa squadra
Salernitana: faccia a faccia nel chiuso dello spogliatoio
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