Un colpo banale, fatto approfittando dell’oscurità della notte. Un colpo andato male e non solo per il magro bottino. Perché la banda di balordi che ha preso di mira il plesso de Liceo Sabatini Menna ospitato dalla Scuola Giacomo Costa di Salerno era tanto inesperto da non essere capace di scardinare nemmeno una macchinetta delle merendine. Pare, infatti, che uno dei ladri si sia ferito- molto probabilmente ad un a mano- nel tentativo di scardinare un distributore automatico. Le tracce di sangue rimaste sul pavimento, che non ci è stato consentito di riprendere, saranno molto utili alle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Salerno. Sul posto anche la scientifica dell’Arma, per tutti i rilievi del caso. Ma perché hanno preso di mira una scuola per l’infanzia o primaria come la Giacomo Costa? Sicuramente per la sua posizione isolata, chiusa tra il fiume Irno ed il Parco Pinocchio. E poi perché non ci sono telecamere all’esterno. Senza videosorveglianza, i ladri sono potuti entrare indisturbati, con una semplice effrazione della porta principale. In terzo luogo, sapevano che all’interno c’erano computer, lavagne lim e materiali tecnici al servizio dei laboratori di moda e design del Liceo Sabatini-Menna, momentaneamente ospitati alla Giacomo Costa. La dirigente scolastica del Liceo, infatti, conferma che dopo l’estate il Giudice di Pace lascerà i locali di Via Prudente, restituendo le aule al Sabatini-Menna. Nel frattempo, si è deciso di allestire i laboratori alla scuola Giacomo Costa. Il danno arrecato dai ladri, per fortuna, è di lieve entità, ma ripropone la necessità della videosorveglianza. Il fatto che la banda abbia puntato alle monetine del distributore automatico più che ai computer, lascerebbe pensare che si tratti di un gruppo improvvisato. https://www.youtube.com/watch?v=cKPnRTta3U8
Salerno: furto alla scuola Giacomo Costa, nei laboratori del Sabatini-Menna
59