Fumata nera dal faccia a faccia tra Venite Libenter e Chiesa della Medaglia Miracolosa.
Non che i volontari della Banca degli abiti si aspettassero granché dall’incontro con il parroco della Chiesa della Medaglia Miracolosa, ma un pizzico di speranza c’era. Ed invece, don Pierluigi Nastri ha ribadito che l’associazione Venite Libenter deve liberare quanto prima i locali della parrocchia che s’affacciano sulla Lungoirno. Una doccia fredda, che aggiunge ancora più amarezza a quella già manifestata, martedì scorso a LiraTv, dal presidente Rossano Braca.
E’ nel pieno diritto del parroco sfrattare la Banca degli Abiti e chiedere indietro i 300 metri quadri di proprietà della chiesa. Ma visto il fine benefico dell’iniziativa e l’aiuto fornito in appena due anni a più di 2500 persone, ci si aspettava un atteggiamento diverso. Braca e Venite Libenter, però, non vogliono fare polemiche. Fanno appello, come hanno già detto ai nostri microfoni martedì scorso, al Comune di Salerno o altri enti che abbiano spazi a disposizione da offrire.
Un primo passo in avanti c’è già stato, da parte dell’assessorato alle politiche sociali retto da Nino Savastano. Lunedì, l’associazione Venite Libenter protocollerà una richiesta per l’assegnazione di nuovi locali alla Banca degli abiti. L’idea di creare una sorta di hub, di centro di smistamento dei vestiti e dei giocattoli per chi non ha niente, è venuta un paio di anni fa al gruppo guidato da Braca. In poco tempo, i locali sotto la chiesa della Medaglia Miracolosa sulla Lungoirno sono diventati il punto di riferimento per stranieri, senzatetto ma anche famiglie italiane in condizioni di indigenza.
Piaceva, questo spazio, perché qui si gli abiti ed i giocattoli si indossavano e si prendevano un minuto dopo l’assegnazione. Senza passaggi intermedi o poco trasparenti, come a volte accade in altri contesti. Adesso, la parte estiva del vestiario accumulato andrà in Madagascar, in una missione africana. Il restante abbigliamento sarà messo in scatoloni in attesa di essere trasferito in una sede che ci si augura possa essere presto assegnata alla Banca degli Abiti di Venite Libenter.
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