Aeroporto: imprenditori ed amministratori uniti chiedono al governo la riapertura dello scalo

Redazione

Amministratori locali, imprenditori turistici ed associazioni uniti da un obiettivo comune: la riapertura dell’aeroporto di Salerno. Se n’è discusso a lungo a Paestum in un incontro al quale hanno partecipato tutte le parti in causa, intenzionate ad accendere i riflettori sullo scalo che dovrebbe rappresentare una fondamentale via di collegamento con il territorio. Sollecitare il governo affinchè l’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi possa diventare finalmente operativo era la mission dell’appuntamento che ha visto riuniti istituzioni e imprenditori del settore. Ovviamente la riapertura passa attraverso il prolungamento della pista. Nel corso dell’incontro è stato lanciato un appello al governo, chiamato a firmare il decreto in grado di consentire l’avvio dei lavori per i quali i fondi sono già stati stanziati ed i bandi predisposti. La pista deve essere prolungata di altri seicento metri per poter garantire la piena funzionalità dello scalo. La riapertura del “Salerno – Costa d’Amalfi” consentirebbe al turismo locale di compiere un notevole salto di qualità. L’infrastruttura risulta fondamentale per i collegamenti con le località turistiche del salernitano, in particolar modo per il Cilento. A discutere della necessità di riaprire l’aeroporto c’erano, tra gli altri l’assessore regionale al turismo Corrado Matera, la presidente di Confindustria Turismo Campania, Lucia Scapolatiello, la vicepresidente di Confindustria Salerno Lina Piccolo ed il numero uno della società Salerno – Costa d’Amalfi Antonio Ferraro, nonchè vari amministratori locali.

«Chiediamo che lo scalo di Salerno possa entrare a far parte delle opere strategiche – ha detto Vincenzo Marrazzo, presidente del coordinamento dei distretti turistici – e non comprendiamo il motivo per cui il Governo non abbia ancora firmato l’autorizzazione al prolungamento della pista». «L’aeroporto di Salerno, una volta attivato, potrebbe diventare complementare a quello di Capodichino, con il quale condividerebbe la gestione da parte di Gesac – ha concluso -; i fondi investiti arrivano proprio da quest’ultima, da altre società private e dal Governo stesso, cui spetta la parola finale. Non riusciamo a capire perché non venga firma l’autorizzazione al prolungamento della pista».

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