Droga dai Monti Lattari al Cilento: ai domiciliari anche il figlio del sindaco di San Rufo

Redazione

Tra le sette persone fatte arrestare la scorsa notte dalla Procura della Repubblica oplontina, ci anche tre salernitani. Ciro Sabatino, 45 anni, residente a San Rufo, Giuseppe Sudano, 31 anni, di Salerno e soprattutto Antonio Marmo, 26 anni, figlio di Michele, sindaco di San Rufo.

I primi due sono in carcere dall’alba di oggi, mentre il figlio del sindaco del Comune cilentano è ai domiciliari.

Secondo le indagini dei magistrati di Torre Annunziata e dei Carabinieri di Castellammare di Stabia devono rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché detenzione e porto abusivi di armi. Gestivano lo spaccio di droga e ed un giro di fucili ed ordigni rudimentali tra Casola di Napoli, Lettere, Torre Annunziata e San Rufo.

A loro i Carabinieri sono arrivati indagando, tra l’ottobre 2017 e il marzo 2018, sui canali di approvvigionamento delle piazze di spaccio nelle province di Napoli e Salerno, dove giungevano rifornimenti di marijuana e cocaina.

Dai monti Lattari lo stupefacente partiva per il Salernitano. A gestire l’affare erano due famiglie che si occupavano di tutto, finanche delle piantagioni di canapa indiana. Ciro Gargiulo di Lettere e Ciro Sabatino, insieme ad Antonino Di Lorenzo di Casola sono ritenuti tra i più esperti narcos dei monti Lattari. G

argiulo e Sabatino erano stati arrestati a settembre in una piantagione di canapa indiana a Roscigno, sempre nel Salernitano. La piazza che gestivano era tra Teggiano e San Rufo. Qui uno dei riferimenti era il figlio del sindaco Marmo.

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