Ieri, in occasione della Seconda Giornata mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco, nella Chiesa Cattedrale di Cerreto Sannita, è stato presentato il “Dossier regionale sulle povertà 2018”, un’iniziativa promossa dalla Delegazione Regionale Caritas immaginata per stimolare la diffusione di un documento che non vuol essere un mero esercizio analitico ma uno strumento di comprensione della realtà…
“La Campania è stata una delle regioni italiane più pesantemente colpite dalla crisi economica e finanziaria degli ultimi anni. Tra il 2008 al ed il 2014 vi è stata una perdita di 15,2 punti di PIL. Malgrado i significativi segnali di rilancio emersi nell’ultimo triennio, con il PIL +5%, la crescita registrata non è stata capace di compensare le perdite del passato ed i livelli pre-crisi“.
Comincia così il Dossier Regionale sulle Povertà della Caritas, oltre 100 pagine che raccontano la fragilità di un territorio costretto a pagare ancora ritardi abissali con il Nord del Paese e con il resto d’Europa.
Le statistiche, però, immortalano casi di grave disagio di intere famiglie e soprattutto di persone tra i 45 e i 54 anni, in una regione dove la povertà relativa è significativamente cresciuta negli ultimi due anni, passando dal 17,6% del 2015 al 24,4% del 2017.
Numeri confermati dai dati dei Centri di Ascolto Caritas dove, dal 2008, le richieste di aiuto sono passate dal 38,2% al 69%.
All’interno di questa analisi, però, inizia a prendere piede anche la presenza di donne divorziate o vedove che sempre più spesso si recano nei punti di ascolto della diocesi.
Le richieste degli utenti, ovviamente, si traducono in servizi erogati e anche questa statistica fa emergere un quadro piuttosto preoccupante per quanto riguarda i beni e servizi materiali quali la distribuzione di derrate alimentari o pasti attraverso la mensa e il market solidale.
Ultimo capitolo dossier, ma solo in ordine di impaginazione, è quello dedicato alle nuove generazioni. L’indagine è stata realizzata su di un campione di 1550 soggetti di età compresa tra i 15 ed i 34 anni, intercettati dalle Caritas e dalle Pastorali del lavoro delle diocesi campane, impegnati in attività di studio e formazione o nel mondo del lavoro. Le loro risposte raccontano di una generazione altamente qualificata (con una media di laureati leggermente superiore a quella europea e di oltre 15 punti in più di quella nazionale) che vive praticamente in attesa, perchè non ha la possibilità di andare via di casa.
https://www.youtube.com/watch?v=1uvMrwJKGQQ