La notizia arriva con un comunicato stampa fatto redigere dall’amministratore unico di Arechi Multiservice, Alfonso Tono. La società in house della Provincia di Salerno le sta provando tutte per venir fuori dalla crisi economica e finanziaria in cui versa ormai da tempo. Ed oggi, nonostante sia in corso da giugno la procedura di concordato preventivo “in bianco”, per tentare di soddisfare in misura maggiore i fornitori sta proponendo accordi ai quali molti creditori hanno già aderito. Il tribunale fallimentare ha assegnato il termine di legge per la redazione di un piano che dovrebbe prevedere anche la vendita dell’intero complesso immobiliare dell’azienda. Ma se si riuscisse a rientrare dai debiti con i fornitori tramite accordi transattivi, tutto questo non avrebbe più senso. Tra l’altro, accordi chiusi singolarmente e fuori concordato sono più vantaggiosi per i fornitori e salvaguardano la par condicio creditorum. All’opera ci sono professionisti nominati per valutare la possibilità di redigere accordi di ristrutturazione ai sensi dell’art. 182 bis della legge fallimentare: accordi che garantirebbero – ove omologati – una serie di tutele per i creditori chirografari e di certezze per il futuro della Provincia di Salerno e di Arechi Multiservice, scongiurando la tagliola concordataria. Un deciso cambio di strategia rispetto a quanto annunciato dallo stesso amministratore Tono ai sindacati non più tardi dello scorso mese di giugno. «Stiamo contattando tutti i fornitori e proponendo accordi vantaggiosi», spiega Tono, citando «adesioni che arrivano di giorno in giorno per cui si chiuderà entro fine settembre».
Arechi Multiservice: in corso accordi con i fornitori per evitare il concordato
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